Il ritrovamento di un cadavere all’interno dello Stadio Flaminio è l’ennesimo fatto che conferma lo stato di abbandono e degrado di quella che fino a qualche anno fa era una struttura funzionante, oggi relitto abbandonato da un’Amministrazione incapace di progettarne la sua riqualificazione. Mai come ora è urgente decidere il futuro dello Stadio Flaminio, sul quale si deve poter ragionare in termini di valorizzazione, anche immaginandone una sua demolizione per far spazio ad infrastrutture oggi più utili alla città.
Penso, ad esempio, alla realizzazione di una cittadella dell’informatica e della tecnologia dove i romani e soprattutto i più giovani possano formarsi ed informarsi in merito al continuo evolversi di questi settori, studiare e soprattutto trovare una collocazione all’interno di un polo di eccellenza che penso i colossi del settore non fatichino a sponsorizzare a fronte di tempi certi per l’esecuzione dei progetti. Quella del Flaminio è l’ennesima vicenda in una Capitale in cui continuano a mancare idee ed una visione globale e integrata dello sviluppo di una città troppo spesso prigioniera del passato.