EXPO 2030: Effetto Meloni!

Expo 2030, Effetto Meloni!
In programma, per le 4 contendenti, l’ultima occasione per sostenere in 20 minuti la propria candidatura. Previsti incontri tra la Premier e vari leader
Serve Giorgia Meloni! Questa era la richiesta da giorni dal comitato organizzatore Roma Expo 2030 e la Meloni ci sarà. La presidente del consiglio scende in campo per sostenere la candidatura della Capitale all’esposizione universale del 2030. Volerà a Parigi, insieme al sindaco Roberto Gualtieri e al presidente della regione Francesco Rocca, per dare l’ultima spinta alla campagna elettorale in vista del voto del prossimo autunno.
Dalla parte di Roma – che di Riad è la principale contendente – c’è la questione diritti umani. Infatti un mese fa una decina tra associazioni e movimenti internazionali hanno scritto al segretario generale del Bie Dimitri Kerkentzes per chiedere di “escludere la candidatura dell’Arabia Saudita” perché un evento di intrattenimento non “costituisca una copertura della repressione del governo e del suo abissale record di diritti umani”.
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ffetto Meloni

CIAO ROMA!

La strada alternativa

L’alternativa proposta da Europa Verde è “impianti di piccole e medie dimensioni a basso impatto ambientale per lavorazione carta, legno, vetro plastica, metalli distribuiti sui territori; ricondizionare i tmb dismessi e incendiati in impianti di recupero materia; raccolta differenziata porta a porta domiciliare o di condominio preceduta a livello organizzativo dalla raccolta duale con massima intercettazione della componente organica; eliminazione dei cassonetto stradali e apertura e diffusione delle isole ecologiche e dei centri del riuso“. Per quanto riguarda invece la chiusura del ciclo, “le 200mila tonnellate circa l’anno di rifiuti non recuperabili e non riciclabili possono essere trattati nell’inceneritore di San Vittore, come previsto dal piano rifiuti regionale“.

La senatrice di Sinistra Italiana, Elena Fattori, ha sottolineato che “un inceneritore consuma acqua e ossigeno e produce anidride carbonica e calore, non ci vuole un genio per capire che questo progetto non è transizione ecologica. Sono impianti non solo non sostenibili per il terriorio ma per il pianeta, tanto che nel 2017 la Ue ha dato linee guida di non costruirne altri. Roma è piena di rifiuti perché qualcuno vuole costruire un inceneritore e perché conviene tenerla sporca. A Gualtieri interessano i voti e l’interesse del momento. Da un anno ho chiesto di incontrarlo ma ho visto solo porte sbattute“. Quindi “è ora di andare in Campidoglio e tirare giù Gualtieri, perché l’inceneritore non è il progresso – ha concluso Fattori – Dobbiamo essere più forti e incisivi, andare sotto i palazzi e nei palazzi a di chi ci da’ degli ingenui per dimostrargli che noi sappiamo come si fanno le cose e loro sono solo falsi in preda a un delirio di onnipotenza”.